I nuovi corsi della Scuola del Verde di Roma per creare giardini in vaso

La filosofia di una Scuola di giardinaggio ecologico

Il riscaldamento globale sta inevitabilmente spingendo verso una riconversione generale dei panorami cittadini. Per avere ossigeno e temperature più accettabili senza spreco di energia dobbiamo alberare fittamente strade e piazze. Piantare orti nei parcheggi, avere giardini nei terrazzi, sui balconi o sui tetti.
Creare spazi verdi che mostrino la possibile evoluzione di un paesaggio che noi consideriamo immutabile, e sollevino la questione della ricchezza del mondo naturale e della biodiversità.

È paradossale come proprio i nostri anni coincidano con il più massivo sterminio di flora e fauna che abbia mai avuto luogo. Come se fossimo privi di tutte le più approfondite conoscenze sui cicli ecologici e sulle interazione tra viventi ..

Il paesaggio, quello vero, costituito dall’unione fra struttura morfologica e viventi, si sta drasticamente spopolando nei tanti e diversi abitanti. Ecco dunque perché chiunque oggi scelga di prendersi cura di un giardino ha solo due scelte: essere parte del problema o contribuire alla sua soluzione.

L’ uso che deciderai di fare del tuo piccolo pezzo di pianeta può fare davvero la differenza. Un balcone è un’ oasi piena di fiori in un deserto di cemento. Un giardino, una fonte sicura di nettare per gli impollinatori che faticano a sopravvivere per la carenza di habitat naturali e l’uso diffuso di pesticidi.

Balconi, terrazzi, giardini, tetti praticabili, sono la nuova frontiera urbana dove sperimentare la sensorialità del mondo vegetale, la dinamicità dei mutamenti stagionali. Micro paesaggi in cui osservare i diversi ambienti variabili ecologiche degli ecosistemi. Scoprire suggerimenti per un possibile e necessario futuro di buone pratiche ambientali.

E non chiamatelo “greening”. Non stiamo solo cambiando colore ma utilizzando la vegetazione per trasformare le nostre città in ecologie urbane complesse capaci di produrre nuovi microclimi.

La Scuola del Verde e lo slow gardening

Nel giardino e nel giardinaggio troviamo la risposta alle sfide future sulla sostenibilità ecologica e sociale. È possibile nelle nostre città, edifici, scuole e ambienti di vita, collaborare con la natura se teniamo bene a mente che non è al nostro servizio. Noi esistiamo in lei, immersi e intimamente connessi a lei.

Lo slow gardening si traduce quindi nel considerare l ‘ecologia come integrazione dell’umanità e si basa su un principio: sfruttare la diversità senza distruggerla. Solo così si potrà garantire l’esistenza del giardino e quindi del giardiniere.

L’ecologia annulla la nozione di giardino chiuso: uccelli, insetti, formiche, funghi, non riconoscono i confini tra selvatico e addomesticato. Il suo interesse principale è la natura nel suo insieme e non il piccolo spazio verde nel particolare. Non è più possibile fare giardinaggio senza avere consapevolezza dell’intero ecosistema.

Le culture indigene di ogni parte del mondo hanno fondato le loro pratiche sull’ osservazione e sul rispetto dell’ecologia. Noi al contrario, nel “mondo sviluppato” abbiamo scritto le nostre regole. Ma il tentativo di controllare la natura ha solo indebolito le nostre relazioni con gli altri viventi. Abbiamo trasformato tutto in una “battaglia” combattuta a colpi di pesticidi, eccessive irrigazioni, sfalci, potature.

Il giardiniere ecologico rispetta e protegge la diversità. Le regala la libertà di esistere e la sviluppa in tutte le sue forme. Non cerca di mantenere “tutto pulito” ma di proteggere la vita mentre usa il suo potere per favorire la salute e l’equilibrio umano.

Non sappiamo quale sarà il nostro futuro su questo pianeta. Potremmo però andargli incontro forti di relazioni più solide con gli altri viventi, con suoli rigenerati, patrimoni genetici salvati, cibi meno inquinati e habitat protetti.

E questo non vuol dire rinunciare a coltivare o a fare giardinaggio, ma piuttosto cambiare prospettiva su ciò che è necessario fare. Il giardinaggio non riguarda solo le piante ma suolo, insetti, uccelli, mammiferi e rettili e il modo in cui ci sediamo in questo mondo. Non è un semplice atto ma una relazione con la propria terra e con tutto ciò che sostiene e nutre.

In un’ epoca in cui è difficile creare relazioni significative con il mondo naturale, il giardinaggio può davvero rappresentare la nostra “strada di casa”. Si pratica ovunque – su un tetto, davanzale di una finestra, nel giardino, su un balcone o terrazzo – ed è rivoluzionario. Ci permette di essere diversi da ciò che siamo e somigliare di più a chi vorremo essere.

Tutti i corsi si svolgono all’ Orto Botanico di Roma e rilasciano un attestato di partecipazione.